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Il cane e il giardino

Il cane e il giardino

 

Col presupposto di sfatare una serie di “leggende metropolitane”
riguardo le cause dei danni provocati dagli escrementi dei cani
sui tappeti erbosi, il Centro di Ricerche sul Tappeto erboso”
di Chicago ha voluto dare un indirizzo scientifico all’argomento
chiamando in causa agronomi e veterinari per scrivere
un interessante articolo.
L’urina e le feci rilasciate dai cani rappresentano spesso infatti un problema frustrante per i
proprietari di un tappeto erboso. Mentre piccole quantità possono
avere un effetto fertilizzante e rinverdente sullerba, grosse quantità provocano invece bruciature
e chiazze derba morta. Alcune piantine bruciate dall’urina si possono riprendere col tempo
e ricacciare ma spesso è necessario sostituirle con zolle oppure riseminare. Per gli amanti dei cani
che vogliono un tappeto erboso rigoglioso e curato, questo problema è un dilemma e capire in che
modo prato e cani interagiscono può essere d’aiuto per una tranquilla convivenza.
CAPIRE LE CAUSE DEI DANNI
Il problema fondamentale dell’urina e delle feci è legato al loro
alto contenuto in azoto e non al pH come molti credono.
Infatti con gli escrementi l’organismo si depura dalle forme
azotate di scarto che derivano dalla degradazione delle catene
proteiche. La concentrazione ed il volume degli escrementi
dipende dal peso corporeo e dal metabolismo dell’animale
e anche dalla dieta assunta.
L’urina in particolare costituisce il problema più serio per il tappeto erboso perché è composta
da un’altissima concentrazione d’azoto prontamente assimilabile ed essendo rilasciata sotto forma
liquida, penetra direttamente nel terreno.
Le feci, essendo rilasciate sotto forma solida, hanno un’azione ritardata sul terreno rilasciando
il loro contenuto nel tempo e possono essere facilmente rimosse.
Per quanto riguarda l’urina, inoltre, vi è una differenza di comportamento fondamentale tra maschi
e femmine. I maschi, dopo la fase giovanile, hanno l’abitudine di marcare il territorio rilasciando
spruzzi durina un po’ ovunque sulle zone limitrofe. Il danno sul tappeto erboso in questo caso
è assai limitato a causa dei bassi quantitativi rilasciati. La femmina invece svuota lintero contenuto

della vescica in un punto solo, causando i danni più ingenti.





RIMEDI ATTUABILI
Per porre rimedio si può agire sia sull’animale curando l’alimentazione ed in parte le abitudini
comportamentali che sul tappeto erboso con pratiche agronomiche adeguate.
• Azioni sull’animale:
Per quanto riguarda l’alimentazione è possibile diminuire l’apporto di proteine (altamente  
contenute nella carne) nella dieta integrando con carboidrati (pasta e riso per cani).
Cibi in scatola con alti contenuti in proteine e pasti ricchi di carne occorrono solo se il cane  
svolge attività particolari che gli fanno spendere molta energia. Consigliamo comunque
di consultare il veterinario per stilare una dieta adeguata. Una dieta ricca di liquidi inoltre  
può giovare sia all’animale che al tappeto erboso che riceve un’urina più diluita quindi meno
concentrata in azoto. Presunti rimedi casalinghi quali l’aggiunta di acidificanti (es: acido  
ascorbico, succo di pomodoro) e sale (per farlo bere di più) alla dieta, hanno l’unico risultato
di predisporre l’animale a calcolosi e malattie cardiovascolari.
Un altro rimedio legato all’animale può essere quello di abituarlo a fare sempre i suoi bisogni  
in una zona ben precisa adibita allo scopo con ghiaia o pacciamatura. Questo è più facile
per le femmine piuttosto che per i maschi che vogliono invece marcare il territorio.
L’impiego infine di sostanze repellenti non sempre dà risultati positivi in quanto il cane può  
essere indotto ad urinarci sopra proprio per cancellarne l’odore estraneo.
• Azioni sul tappeto erboso:
Il sintomo sul tappeto erboso è facilmente riconoscibile in quanto oltre alla chiazza gialla d’erba
bruciata si riscontra una fascia marginale in cui l’erba è più verde a causa della deriva dell’azoto
contenuto nell’urina. Come prevenzione, se è previsto fin dall’inizio che sul tappeto erboso ci sarà
un cane, si possono scegliere specie più rustiche, resistenti non solo alle bruciature ma anche
al calpestio e allo strappo, quali ad esempio la Festuca arundinacea.
Una volta che gli escrementi sono deposti , nel caso delle feci occorre asportarle   
tempestivamente mentre per le urine è necessario operare con un’abbondante irrigazione  
dilavante entro 8 ore dall’evento. Oltre questo tempo ed in ogni caso è molto utile l’applicazione
di prodotti biostimolanti ed attivatori della microflora del terreno quale ad esempio Bioroots
che protegge l’apparato radicale e contribuisce alla ripresa delle piantine.
Per mascherare invece gli inestetismi della bruciatura sull’erba nell’attesa che si riprenda,
è possibile effettuare un trattamento con il colorante naturale Green Lawnger che ridona il colore
verde al prato. Nel caso in cui l’erba muore, lasciando una chiazza vuota, è opportuno   
rimpiazzare tempestivamente la zolla danneggiata con del prato a pronto effetto oppure  

riseminando dopo aver bagnato abbondantemente.

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